Quando Levi racconta dell’incontro con Pikolo, nel famoso, reiterato, sputtanato “passo di Ulisse”, in Se questo è un uomo, non fa solo leva sulla Memoria per riportare i passi della Divina Commedia. Cioè, la questione non è solo l’humanitas, la letteratura, che arriva in soccorso, sottoforma ricodo, per dire «siamo ancora uomini».Non può essere solo questo. La memoria di Levi non è precisa, è inesatta. Non può esserlo, per il contesto che vive che non aiuta ad essere lucidi; ma anche: non è più, da tempo, la sua, come la nostra, e Benjamin lo diceva da un po’, l’epoca in cui i cantori del passato e del presente continuano a far uso della memoria per veicolare storie, miti e leggende.C’è bisogno di altro. La memoria, necessario catino da cui pescare l’utile di ogni era, si fa compagna, cortigiana del gesto creativo dell’interprete che fa propria ogni parola dantesca, riportata per dire altro: ribalta l’acredine, questo è noto, con cui Dante punisce l’impertinente Ulisse di aver fatto uso della lingua e della ragione per tradire i suoi fedeli compagni di avventura, per ridare il senso dell’umanità tutta: rischiare, evadere, naufragare nella la parola stessa, farsi uomini liberi.Cioè Levi dice che, più della statica Memoria, è importante il dinamico ricordare. Un passato che deve essere “presentabile” è un passato che passa per capacità interpretative.La memoria non come contenuto da prendere dalla dispensa, metterle sopra i lustrini, baci e abbracci, e poi ritornare nella Credenza; non lo studente che tutto ricorda ma che non sa fare collegamenti, vedere i gesti reiterati, trovare la recursività, non un memory, gioco di tasselli, dove bisogna beccare dove sono quelli identici, esultare e dire «sì, sì, è la stessa cosa perché sono uguale» ; ma un’esatta rilettura delle azioni umane, coglierne le ciclicità, le similitudini, le speculazioni, le continuazioni nell’alterità.Questo è fare Memoria, se siamo ancora uomini.Credo.
“È AVVENUTO, QUINDI PUÒ ACCADERE DI NUOVO: QUESTO È IL NOCCIOLO DI QUANTO ABBIAMO DA DIRE” (Primo Levi – I sommersi e i salvati)
Comments are closed