Brani scritti, durante i camping, col poeta Flavio Girardelli, interpretati dal cantautore Stefano Leoni e pubblicati nella compilation “Festival degli autori di Sanremo 2011”.

Pelle e Cera 
​(Festival degli autori di Sanremo 2011) 
Testo e musica di Flavio Girardelli-Francesco Amoruso   

Tutto quello che so
è che guardi da un po’
l’orologio e sei lì da un ora.
Nei tuoi occhi già c’è
un’immagine che
dice “io sono triste e sola”.
Non lo sai che anche il sole
piange nascondendosi?
Ma la luce si sà ritornerà

Troppo spesso guardiamo uno specchio,
non vedendo mai dentro di noi,
per paura di aprire il cassetto e  soffrir di più.
Siamo fatti di pelle e di cera,  
siamo stelle che splendono sai,
al di là di un sipario di nubi siam sempre noi.

Sembra quasi che già 
intimidita tu sia 
nel guardarlo dritto in viso .
Nei tuoi occhi però
Sì legge chiaro lo sai 
quello che tu vorresti dire.

Non lasciare che il giorno, dai!
scappi via da te:
l’amore, si sa, ritornerà!

Troppo spesso guardiamo uno specchio,
non vedendo mai dentro di noi,
per paura di aprire il cassetto e  soffrir di più.
Siamo fatti di pelle e di cera,  
siamo stelle che splendono sai,
al di là di un sipario di nubi siam sempre noi.




Tutto quello che si chiede ad un sogno
(Festival degli autori di Sanremo 2011) 
Testo e musica di Flavio Girardelli-Francesco Amoruso  

Ma quando mai in questa realtà un uomo si conquisterà
quella regina da copertina e un principe-rana sarà?
Mi hanno già detto “basta lottare”, ma io non voglio mollare,
perciò mi alzo stringo i miei denti e chissà cosa mi aspetterà.

Se chiudi un libro alla fine c’è scritto “forse felici e contenti”, 
ma come si fa a credere alle storie di mille e una notte?
Si scrivono fiabe di case fatate sirene che tu amerai,
senza cascare tornare al lavoro senza la pentola d’oro .

Poi socchiudi gli occhi
e lì sei nella notte

Tutto quello che si chiede a un sogno
è di essere un po’ felice,
e cercare tra le stelle più belle il futuro nascosto che hai.
Tutto quello che si chiede a un sogno
è tornare un po’ bambino
e tra polvere di stelle e fuoco vivere in un sorriso.

Sali il castello lì su quel colle dov’è la dolce metà
lontana da te ti chiede perché tanta fatica per lei.
Quanto un sorriso può fare male se non è mai condiviso,
corri più forte oltre la sorte forse un eroe sarai.

Con un mantello spada e coltello incontro all’orco si va,
un’avventura, solo un ricordo, tutto poi sparirà.
Se fuori piove il cielo si muove rugiada brillante farà
arcobaleni così sereni da rendere tutto magia,

poi socchiudi gli occhi
e lì sei nella notte

Tutto quello che si chiede a un sogno
è di essere un po’ felice,
e cercare tra le stelle più belle il futuro nascosto che hai.
Tutto quello che si chiede a un sogno
è tornare un po’ bambino
e tra polvere di stelle e fuoco vivere in un sorriso.