“non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà.

Mario Draghi
https://www.orizzontescuola.it/calendario-scolastico-draghi-scopre-le-carte-scuola-di-pomeriggio-nei-weekend-e-in-estate/

Non ho ascoltato tutto il discorso di Draghi.

A pelle sono preoccupato per i prossimi mesi. È un amministratore, è abituato a trarre il profitto anche a spese di qualcuno pur di raggiungere l’obiettivo.

Ma non mi esprimo su altro prima di non aver patito qua e là qualche frustrata autolesionista o inflittami perché laboratores incurvito dalla mia condizione sociale.

Detto ciò, però, pur non essendo d’accordo nel dover recuperare ore in presenza ad minchiam, perché intanto si sono fatti i salti mortali pur di far andare avanti uno strumento che ha funzionato e continua a funzionare solo in parte, almeno la DaD ne esce totalmente a pezzi.

Rispetto a chi ne sbandierava i successi e a chi raccontava un aumento di esami superati e di diplomi di lauree, arrivando a dare una narrazione distorta della realtà – senza far intervenire nella fiaba, come personaggi eroici a servizio delle tarantelle di turno che sempre premono sulla storia, insegnanti, presidi e qual dir si voglia che si sono visti costretti a recuperare il recuperabile fuori dalle ore di lavoro ( e ciò mostra quanto la politica è ben lontana dai problemi quotidiani e di come l’umana specie cerchi di risolverla a suo la questione dell’autoconservazione) – è un passo in avanti.

La DaD non funziona e non è scuola.

Soprattutto non è scuola.

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