Musica e Parole: Francesco Amoruso
Nell’era dei cd invenduti ed abbandonati
e le canzoni debitrici a troppi autori stanchi
il giradischi suona un vinile vecchio
trovando cosa scrivere tra questi saltimbanchi
la musica è dei troppi, la poesia è in calo,
accetterò un quaderno e poi un caffè sospeso,
ma quando troverò del tempo ti prenderò un regalo,
sperando tu non faccia caso a quanto ho speso
hai troppa stima di me
hai poca stima di te
Non posso mai prometterti di proteggerti dal male
non ho di queste forze sono un essere normale
è che ho le mie fisime mentali avvolte dietro gli occhi
e il massimo che posso fare è nasconderli a te
ti mostrerò i miei limiti affinché tu possa amarli
più di quanto riesca io, anche quando fuori è tardi
ma ti stringerò più forte, quando avrai degli incubi
questo lo so fare, nonostante tutti i debiti
hai troppa stima di me
hai poca stima di te
non posso non prometterti di proteggerti dal male
eppure potrei urlati che non ti amo più mi manchi
in fondo sono un uomo, un essere normale
quando una mattina ci sveglieremo stanchi
com’è che va a finire quest’epoca moderna
coi beni di consumo o sotto le lenzuola?
com’è che sento questa mano che ti trema eterna
come in quarta elementare e tua madre fuori scuola?
ho poca stima di me
ho poca stima di me
ho poca stima di me
ho molta stima di te.